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"Patologie emergenti" in psichiatria

A seguito del veloce sviluppo tecnologico e delle evoluzioni sociali di questi ultimi anni, sono apparse una serie di nuove patologie nel campo della salute mentale.
Ecco le più note.

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I sistemi internazionali di classificazione delle patologie mentali da tempo riconoscono il gioco d’azzardo patologico come un disturbo e lo collocano all’interno della più ampia classe dei disturbi da “discontrollo degli impulsi”.

Simili al gioco d’azzardo patologico per modalità di sviluppo, sintomatologia e conseguenze che provocano, sono le così dette “patologie emergenti” come la dipendenza da sesso (sex-addiction), gli acquisti compulsivi (shopping compulsivo), la dipendenza da internet (internet addiction disorder) il trading on line compulsivo, la sindrome da “molestie assillanti” (stalking) e la bigorexia.

In realtà non si tratta veramente di nuovi disturbi ma di nuove forme di dipendenza e qualsiasi comportamento “normale”, persino lavorare o avere una relazione affettiva, può essere vissuto con modalità patologiche.
 
Come si manifestano
I soggetti che sono affetti da uno di questi disturbi, qualsiasi sia l’oggetto  del loro interesse:
a) avvertono un desiderio incoercibile (craving) di mettere in atto il comportamento desiderato;
b) continuano a farlo pur rendendosi conto delle conseguenze negative (fisiche, psicologiche, familiari, sociali, lavorative, economiche, legali) che ne derivano;
c) tentano di nasconderlo agli altri ricorrendo a diversi espedienti come minimizzare o dare false giustificazioni;
d) rivolgono tutte le loro energie a trovare il modo di realizzare ciò che desiderano;
e) quando incontrano un ostacolo avvertono uno stato di ansia o di agitazione che ricorda le crisi di astinenza;
f) con il tempo sviluppano una tolleranza e per ottenere lo stesso grado di soddisfazione devono aumentare l’intensità dello stimolo o la frequenza dei comportamenti.
I meccanismi che sostengono le patologie emergenti ricordano quelli delle dipendenze da droghe e, per molti aspetti, anche quelli del disturbo ossessivo-compulsivo e dei disturbi della condotta alimentare.

La sola “buona volontà” non è in genere sufficiente per controllare il comportamento patologico.
 
Al di là dei meccanismi comuni, la sintomatologia varia da una forma all’altra.
Il gioco d’azzardo patologico è caratterizzato da una forte spinta al gioco che gradualmente diventa il principale motivo di vita per il soggetto il quale prova agitazione o irritabilità se non può “scommettere” e con il tempo è costretto ad aumentare il valore o la frequenza delle scommesse per raggiungere l’”eccitamento desiderato”.
Nelle forme più gravi il soggetto, oppresso da problemi personali, familiari, lavorativi, finanziari e legali, va incontro a vere e proprie fasi di depressione con idee e tentativi di suicidio (17-24% dei casi) oppure cerca rifugio nell’alcol o nelle droghe.
La dipendenza da sesso consiste nella tendenza a vivere la sessualità in modo ossessivo tanto da diventare un'esigenza primaria per la quale il soggetto è disposto a sacrificare tutto: salute, famiglia, amici, lavoro.
Le pratiche a cui può fare ricorso sono varie e comprendono la masturbazione, i rapporti con persone anonime e/o prostitute, l’esibizionismo, il voyeurismo, il sado-masochismo, l’acquisto di materiale pornografico e l’utilizzo di servizi erotici per telefono o via internet.
Le complicanze più frequenti sono le malattie mediche (infezioni sessualmente trasmesse, ipertensione, ulcera, disturbi del sonno), i disturbi sessuali (anorgasmia, eiaculazione precoce o ritardata…) e i problemi legali (reati a sfondo sessuale come esibizionismo, pedofilia, stupro) familiari (deterioramento dei rapporti con il coniuge o con i figli) e sociali (compromissione lavorativa ed economica).
Chi è affetto da acquisti compulsivi avverte la “necessità” di comprare oggetti inutili o varianti di una stessa categoria merceologica, per esempio orologi o scarpe, peraltro non sempre di proprio gusto.
Le somme spese possono superare le disponibilità economiche tanto da causare indebitamento.
Gli acquisti sono accompagnati da specifiche variazioni dello stato emotivo: prima è frequente una condizione di eccitazione, durante sono presenti la sensazione di non avere più il controllo sul proprio comportamento e un’alterata percezione del tempo che sembra “dilatato”, “rallentato”, dopo subentrano uno stato di avvilimento e idee di colpa.
La dipendenza da internet consiste in un ossessivo ricorso alla navigazione in rete, soprattutto sulle chat-line, sui social network, sui siti che offrono giochi in rete, sui siti forniscono materiali pornografico, etc.
Con il tempo questo comportamento compromette le relazioni della vita quotidiana, determina isolamento, riduce la capacità di applicazione sul lavoro o a scuola e crea, per un’eccessiva stimolazione sensoriale, difficoltà di attenzione.

Il giocare in borsa tramite internet (trading on line) in alcuni casi assume caratteristiche simili a quelle del gioco d’azzardo patologico: il soggetto vive un’esperienza di rischio soggettivo che si accompagna ad una transitoria alterazione del contatto con la realtà (“dissociazione”) e ad una sensazione di “potere” derivante dall’operare in prima persona davanti alla consolle.
Può causare problemi economici, familiari e sociali.
La sindrome da “molestie assillanti” (stalking, letteralmente “appostarsi”) consiste in ripetuti tentativi di mettersi in contatto con una persona, per telefono, per posta o attraverso pedinamenti, che vengono vissuti come fastidiosi o intrusivi da chi li subisce.
Questi, preoccupato per l’insistenza e per l’impossibilità di bloccare queste attenzioni non volute, può sviluppare ansia o un vero e proprio disturbo da stress post-traumatico.
La bigorexia colpisce quasi esclusivamente uomini i quali, malgrado l’evidenza contraria, si percepiscono gracili, minuti e con la massa muscolare poco sviluppata.
Di conseguenza, rivolgono una patologica attenzione al proprio aspetto, controllano continuamente le dimensioni della muscolatura, si sottopongono a esercizi fisici prolungati e diete iperproteiche, abusano di anabolizzanti.
Come si curano
Agli specialisti giungono solo i casi più complessi in cui spesso sono contemporaneamente presenti anche altri disturbi psichiatrici, come ansia e depressione, o abuso di alcol o di sostanze.

Le modalità di trattamento ricalcano in parte quelle delle tossicodipendenze (gruppi di Auto-Aiuto per pazienti e familiari, riabilitazione, comunità terapeutiche), in parte quelle del disturbo ossessivo-compulsivo (psicoterapia e terapia farmacologica con stabilizzatori dell’umore - sali di litio, acido valproico, carbamazepina - e/o antidepressivi - bubropione o citalopram, clomipramina, fluoxetina, fluvoxamina, paroxetina e sertralina).
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